COSA CI DICONO I RISULTATI DELLE ELEZIONI REGIONALI IN ABRUZZO
11 febbraio 2019
La Lega vola, il Movimento 5 Stelle precipita, il Partito Democratico resta al palo, Forza Italia non arriva alla doppia cifra.
Possiamo sintetizzare così il risultato in Abruzzo dove il centrodestra, nella sua formazione classica, ha strappato la regione al centrosinistra.
Due i temi principali: i grillini continuano a faticare nelle elezioni amministrative dove mancano di radicamento sul territorio; il centrodestra nella sua formazione classica potrebbe essere maggioranza del Paese ma Forza Italia, e specialmente il suo Presidente Silvio Berlusconi, dovrebbero rassegnarsi a divenire subalterni alla Lega, sia nei contenuti che nella leadership (aspetto che Fratelli d'Italia ha già metabolizzato).
- La Lega cinque anni fa non si era presentata, dopo un lustro porta a casa quasi un terzo dei voti validi e si laurea come prima forza in Abruzzo con oltre il 27%
- Il M5S dimezza i voti presi meno di un anno fa alle politiche e precipita al 19%
- Forza Italia si ferma al 9% confermando il suo ruolo subalterno nel centrodestra
- Il Partito Democratico non va oltre l'11% quando nelle scorse elezioni regionali aveva portato a casa oltre il 25%
- Fratelli d'Italia conferma il proprio buon momento con il 6% dei voti, un dato che fa ben sperare per il partito di Giorgia Meloni in chiave Europee
Ci saranno delle conseguenze sul governo nazionale gialloverde?
Io credo di no, si andrà avanti almeno fino alle Europee del prossimo maggio.
La Lega si conferma locomotiva del consenso, sta macinando numeri importanti che la proiettano sul primo gradino del podio.
Il M5S ha perso l'occasione di andare a governare la sua prima regione confermando che a livello locale manca di quell'appeal di cui gode su palcoscenici più ampi.
Il Partito Democratico, dopo aver vinto le suppletive in Sardegna, pare abbia il motore ingolfato: fino a poche settimane fa governava l'Abruzzo, ora l'attendono cinque anni di opposizione.
Forza Italia vede scemare i propri voti di giorno in giorno, soffre lo storico alleato guidato da Salvini e non può che andare a rimorchio del Carroccio.
Tra due settimane, il 24 febbraio, ci saranno le elezioni regionali in Sardegna: ci dobbiamo aspettare qualche nuova sorpresa?