ELEZIONI REGIONALI IN SARDEGNA: ECCO CHI TRIONFERA'
21 febbraio 2019
Domenica (24 febbraio) si vota in Sardegna per il rinnovo del consiglio regionale.
Il centrodestra si presenta ancora una volta unito, come successo meno di due settimane fa in Abruzzo, formazione che gli ha permesso di tornare alla guida della Regione.
Il Movimento 5 Stelle non pare che goda dei favori dei pronostici, i leaders del Movimento evitano di mettere la faccia su un'altra probabile sconfitta.
Il centrosinistra, con il PD in testa, tenta di sovvertire il fato avverso ma pare che si debba accontentare di arrivare secondo nella competizione elettorale.
Punti di forza e di debolezza degli schieramenti
- Il centrodestra presenta una coalizione molto ampia, ben undici liste a sostegno del candidato governatore Christian Solinas. Una coalizione numericamente robusta e compatta che potrebbe sopperire all'apparente debolezza di Solinas, segretario del Partito Sardo d'Azione e senatore in carica in quota Lega, uomo che non gode di ampi palcoscenici mediatici e per questo poco conosciuto.
- Il centrosinistra mette in campo forse il suo uomo migliore nell'isola, quel Massimo Zedda sindaco di Cagliari, che ha il compito di fronteggiare l'ondata sovranista che potrebbe investire la Sardegna nelle prossime ore. Meno forti le liste a sostegno di Zedda, numericamente inferiori al centrodestra e meno radicate sul territorio.
- Il M5S parrebbe non avere chances di vittoria alla vigilia del voto. Nonostante l'ampia affermazione alle scorse elezioni politiche i grillini, a meno di inaspettati colpi di scena, dovranno rimandare i festeggiamenti per la conquista della loro prima amministrazione regionale. Questo dato è figlio di un blando radicamento locale e delle recenti avvenimenti nazionali (TAV e caso Diciotti su tutti).
E la vertenza latte?
E' difficile immaginare che dietro l'esplosiva protesta dei pastori sardi sul costo del latte, a venti giorni dal voto, non ci sia una mano politica. Chi si avvantaggerà in questa situazione?